L'Implantologia è quella branca dell'odontoiatria che si occupa di sostituire uno o più elementi dentari tramite l'utilizzo di impianti osteointegrati.
Gli impianti osteointegrati svolgono la funzione di vere e proprie radici artificiali sulle quali, attraverso diversi dispositivi, è possibile cementare o avvitare delle corone protesiche.


Trenta anni fa, il chirurgo e ricercatore svedese Prof. P.I. Branemark M.D., Ph.D., ha scoperto il fenomeno dell'osteintegrazione, ovverosia la connessione diretta tra osso vitale e la superficie in titanio puro di un impianto. Utilizzando un intervento in due fasi chirurgiche ed una tecnica atraumatica, il Prof. Branemark ha dimostrato che questa connessione tra l'osso ed il titanio è in grado di conferire un ancoraggio stabile e duraturo, che può essere utilizzato per supportare protesi dentali, facciali ed ortopediche. Prima dell'avvento di questa tecnica, gli impianti dentali erano caratterizzati da risultati incostanti e frequentemente dovevano essere rimossi entro cinque anni. Dal 1965 migliaia di pazienti sono stati trattati con successo, prima in Svezia e successivamente nel resto del mondo, utilizzando impianti osseintegrati secondo il Sistema Branemark.


Questo metodo è stato introdotto per la prima volta negli Stati Uniti nel 1982 ed in Italia nel 1984, ed è attualmente utilizzato con entusiasmo in numerose Università e centri privati.


L'osteointegrazione degli impianti avviene nella maggior parte dei casi: studi internazionali, basati sulla valutazione scientifica e rigorosa di oltre 12.000.000 di impianti tipo Branemark posizionati in 3.500.000 pazienti e seguiti per un periodo di oltre 25 anni, hanno fornito percentuali medie di successo per ogni singolo impianto del 95%.
Le alte percentuali di successo a lungo termine sono subordinate al rispetto di un adeguato programma di controlli periodici (annuali) associati a sedute (almeno semestrali) di igiene orale e ablazione del tartaro.  Le ricerche internazionali hanno dimostrato che i forti fumatori (oltre 20 sigarette al giorno) presentano percentuali di successo inferiori (80 - 85%).